Tutto perfetto: la 43ª edizione della Biella-Oropa non ha deluso le attese e ha incassato unanimi commenti positivi. Per la quarta volta negli ultimi anni è stata sfondata abbondantemente quota 500 iscritti con un totale di 523 partenti, terzo numero di sempre dopo i 570 del 2014 e i 558 dell'anno scorso. Record che poteva essere superato considerando quasi una quarantina di preiscritti che non si sono presentati al via e alcuni altri che hanno rinunciato, spaventati dal potente temporale che ha colpito Torinese, Biellese e Valsesia un paio d'ore prima della partenza, ma che ha poi lasciato il Biellese permettendo di correre all'asciutto.
Lo sforzo organizzativo da parte di Biella Sport Promotion e Gac Pettinengo quest'anno è stato rivolto particolarmente anche alla sicurezza degli atleti in gara: fondamentale l'apporto della Polizia Municipale di Biella e dei Volontati dell'AIB Piemonte che hanno presidiato tutti gli incroci. Grazie alla collaborazione col comune di Biella è stato possibile anche chiudere parzialmente o totalmente molte delle strade attraversate in città per il lasso di tempo necessario al passaggio degli atleti. Partner dell'evento sono stati Panificio Patti, Botalla Formaggi, Eurometallica, Lauretana, Tessitura Delpiano e Microtech.
In crescita il pubblico che ha assistito a bordo strada al passaggio della corsa: tanti i curiosi e gli appassionati nelle zone di ristoro-spugnaggio e nelle varie frazioni attraversate; molti al traguardo, posto come di consueto a pochi metri dalle porte del Santuario di Oropa.
Veniamo alla gara. Il successo è andato all'inglese Edward Young, da tempo residente nel Canavese, portacolori della Podistica Valchiusella e spesso in gara nel Biellese.
Ha vinto la sua prima Biella-Oropa col tempo di 48'14” senza possibilità di distrarsi troppo o di controllare nel finale: nella seconda parte di gara, infatti, ha sempre avuto a ridosso Gabriele Gagliardi (Brancaleone Asti), secondo a 20 secondi. Altri due atleti, dunque, che entrano nel club di chi ha corso questa gara al di sotto dei 50 minuti.
Sul terzo gradino del podio Loris Mandelli (Carugate) che alla distanza ha prevalso su Giuseppe Molteni (Atl. Desio), vincitore dell'edizione 2016. Come di consueto sono stati premiati i primi sei assoluti, dunque onore di citazione anche per Manuel Molteni (Villa Guardia) e Andrea Secchieri (Atl. Desio).
In ambito femminile grandissimo tifo per Elena Romagnolo, portacolori della Pro Patria Cus Milano: la triverese due volte olimpica continua ad avere molti fans che ha ripagato con una gara fantastica.
Ha vinto col tempo di 56 minuti netti andando ad infilarsi addirittura al 5° posto della classifica all-time sul tracciato di 12,2 chilometri, ovvero quello corso dal 2005 ad oggi. Mai in discussione la sua vittoria, considerando il vantaggio già accumulato nei primi chilometri.
Sul secondo gradino del podio la maratoneta tricolore Elisa Stefani (Brancaleone Asti) arrivata a 2 minuti e mezzo da Romagnolo e seguita a poco meno di un minuto da Giovanna Caviglia (Atl. Alessandra): entrambe hanno chiuso sotto i 60 minuti di gara. Salgono quindi a 16 le atlete capaci di chiudere in meno di un'ora.
A completare il podione da sei anche Eufemia Magro (Dragonero), Katarzyna Kuzminska (Canavesana) e Lara Giardino (Biella Running).
Situazione di pareggio per quanto riguarda l'assegnazione del premio alla squadra più numerosa: 28 atleti sia per l'Olimpia Runners, sia per il Gaglianico 74. Il successo è stato assegnato a tavolino all'Olimpia seguendo le indicazioni del regolamento gara.
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