Il fascino del Giro di Pettinengo è senza tempo: questa mattina la 45ª edizione è stata affrontata con un entusiasmo contagioso sia dai più piccoli cuccioli, simpaticamente ancora scoordinati nella loro corsa, sia dai più grandi, quegli atleti "Top" che con i loro possenti muscoli hanno calcato circuiti e piste di valenza mondiale. In mezzo tutte le categorie giovanili e le master per un totale di oltre 700 runners presenti al via sul quel fazzoletto di asfalto che rende protagonista per un giorno questo piccolo centro di 1500 anime incastonato nelle Prealpi Biellesi.

Un freddo fin troppo pungente per il mese di ottobre ha accolto fin dalle 8 gli iscritti a Villa Piazzo di Pettinengo, quartier generale del "capitano" Claudio Piana, mente e cuore della manifestazione, supportato dai fantastici cento volontari di Biella Sport Promotion e Gruppo Amici Corsa Pettinengo, oltre che della Pro Loco di Pettinengo e dell'Aib Corpo Volontari Antincendi Boschivi Piemonte di Biella.

Iniziamo con i meno giovani, ovvero quel movimento Master che è il cuore del podismo locale e, in questo caso, non solo: tanti infatti gli atleti da fuori provincia e fuori regione che hanno voluto provare le durissime salite dei 6 chilometri e mezzo del percorso loro riservato.
A chiudere al primo posto è stato il master 35 Nicola Grieco (Asd Borgaretto 75) al traguardo in 22'58" con una manciata di metri di vantaggio sul biellese stessa categoria Alessandro Pisani (Atl. Candelo) giunto esattamente 10 secondi dopo. Al terzo posto il master 40 Massimo Dellaferrera (Brancaleone Asti) in 23'49": 136 gli atleti classificati con menzione speciale per Renzo Bello, classe 1931, il più "diversamente giovane" a tagliare il traguardo.

Con i master hanno gareggiato sulla stessa distanza in contemporanea gli Allievi e non possiamo che inchinarci alla grazia di Sergiy Polikarpenko, giovane portacolori dell'Atletica Piemonte e, in questa occasione, della rappresentativa provinciale torinese. Ha tagliato per primo il traguardo acclamato dal pubblico presente in 21'27", bissando il successo dello scorso anno: un minuti e due secondi il divario su Enrico oddone (Atl. Giò 22 Rivera, 22'29") seguito a 6 secondi da Francesco Breusa (rappresentativa di Torino) che ha vinto la volatona finale con il compagno di squadra Pietro Arese. Sono stati complessivamente 44 gli atleti classificati in questa categoria, numero più alto da vent'anni a questa parte: un bel segnale.

Passiamo al gentile sesso per segnalare la presenza di 95 runners, tutte raggruppate in un'unica "batteria" per 4 chilometri di gara con la possibilità, dunque, per le Master, le Allieve e le Juniores di provare la gioia di gareggiare insieme ad atlete con passato e presente di livello internazionale.
Tra le 26 Allieve al traguardo successo della campionessa italiana Valentina Gemetto, portacolori dell'Atletica Saluzzo e della rappresentativa di Cuneo: 14'21" il suo tempo con 4 secondi di vantaggio sulla torinese Michela Cesarò (Cus) e 15 secondi sulla ceca Barbara Styblova.
Nove le Juniores dove si registra il successo della ceca Katerina Divisova (14'04") davanti ad Alice Dibenedetto (Atl. Canavesana) e a Martina Moglia (Cus Torino). Cinque le Promesse, categoria che vede nell'ordine in classifica. Laura Dalla Montà (Valsugana Trentino, 14'16"), Lisa Migliorini (Runner Team Volpiano, 14'51") e Giulia Aprile (Esercito Italiano, 14'54"). Tra le 42 master la più veloce a tagliare il traguardo è stata Flavia Boglione (Atl. Saluzzo, SM35) in 14'43" davanti a Maria Laura Fornelli (Pod. Valle Varaita, SM40, 15'18") e a Cinzia Lischetti (Marathon Max, SF35, 15'54"). E qui la menzione alla più "giovane dentro" è per Fiorella Bonnin (Atl. Valpellice) categoria SF65.

E ora veniamo al primo piatto forte di giornata, ovvero le top runner: l'annunciata sfida Etiopia-Kenya è andata in scena come da copione. Alemitu Hawi Amara, vice campionessa del mondo Junior sui 5000 nel 2014 va a prendersi la vittoria che le era sfuggita lo scorso anno per mano di Stacy Jeokemoi Ndiwa: l'etiope si migliora di 3 secondi e chiude in solitaria in 12'41", precedendo di 17 secondi la kenyana Carolyne Jepkosgei, debuttante in Italia. Sul terzo gradino del podio spunta il nome caldo di questo week-end, ovvero quello di Kristina Maki, vincitrice il giorno prima al Circuito di Biella: la ceca termina in 13'03" e toglie la soddisfazione del podio all'azzurra Federica Dal Ri (Esercito) arrivata con 4 secondi di ritardo. A seguire la seconda kenyana Caroline Cherono, l'azzurra della Forestale Silvia La Barbera, Sara Brogiato dell'Aeronautica e, all'8° posto, Valentina Costanza al traguardo in 13'26", unica biellese tra le top al via dopo la defezione dell'ultim'ora di Valeria Roffino, fermata da un problema fisico.
Aggiorniamo l'albo d'oro delle nazioni e vediamo l'Etiopia con 8 vittorie, seguita dal Kenya con 7: il dominio dei due stati del corno d'Africa è totale dal 2000 in poi con le sole eccezioni del 2006 quando vinse l'ugandese Docus Inzikuru e del 2007 che vide sul gradino più alto del podio l'olandese Lornah Kiplagat, kenyana di nascita a sancire la supremazia ormai netta a Pettinengo del continente africano. L'ultima vittoria europea è anche l'ultima italiana con Sabrina Varrone nel 1998: sono 18 quelle azzurre su 45 edizioni, ma erano tempi in cui l'Africa ancora non frequentava questa gara.
Resiste anche il record sulla distanza che è della marocchina Zhara Ouaziz che nel 1999 corse in 12'15".

Chiudiamo con la gara top maschile, oggi con finale thrilling: 42 i protagonisti al via sui 10 chilometri del percorso. Tra loro 11 juniores e 8 promesse.
Al via non si può che scommettere sull'Africa, ma quale sarà la nazione vincitrice non è facilmente pronosticabile: 5 kenyani, 3 eritrei, 1 etiope e 1 ugandese si fanno spazio in prima linea sotto l'arco di partenza. Al loro fianco cercano una buona posizione i gemelli Dematteis, Chevrier e Baldaccini ovvero i 4 eroi della nazionale italiana di corsa in montagna, freschi campioni del mondo e acclamati dalla folla, nonchè l'ucraino Matviychuk e il valsesiano Italo Quazzola che qualche maglia azzurra l'ha già collezionata.
Pronti via e si capisce che la lotta sarà apertissima e non così scontata a favore dell'etiope Muktar Edris Awel, atleta che nell'ultimo anno ha vinto di tutto, dalla 5 Mulini al bronzo mondiale di Cross e che è il campione in carica a Pettinengo. Dopo quasi 10 km di passione l'etiope arriva appaiato all'ultima curva con il kenyano Cornelius Kiprut Kangogo. Gli ultimi 150 metri sono un lungo duello a velocità folle con qualche manata da ambo le parti: vince per cinque centimetri, forse meno, Kangogo con tempo fissato in 26'35" per entrambi, prestazione che va ad affiancarsi a quella di Moses Mosop al 7° posto della classifica all-time, terza tra quelle degli ultimi 15 anni.
Il terzo gradino è ancora kenyano con Robert Cheruiyot Kaptingei a passare il traguardo dopo 27'01". Vasyl Matviychuk, ucraino da tempo in Italia, oggi tesserato Atletica Palzola è il primo europeo (9° in 28'19"), mentre il Italo Quazzola si prende la soddisfazione del primo posto tra gli italiani chiudendo 10° in 28'20", seguito dai quattro azzurri, nell'ordine Alex Baldaccini, Martin Dematteis, Bernard Dematteis e Xavier Chevrier.

Nell'Albo d'oro per nazioni il Kenya sale a quota 17 con un vantaggio abissale sull'Etiopia (5), superando anche l'Italia ferma dal 1994 a quota 16. Il Trofeo delle Province giovanili che premiava con assegno i primi 6 Comitati Provinciali è andato a Torino davanti a Cuneo e Brescia. Il Trofeo si Società Giovanile, il Memorial Meggiorin Ruru se l’è aggiudicato l’Atl.Alessandria mentre la Società al primo posto tra le numerose è risultato il Borgaretto.

Finisce così la parte agonistica di Pettinengo 2015. A seguire ristoro, pranzo gratis per tutti e premiazioni a Villa Piazzo per chiudere in bellezza la giornata.
Il ringraziamento da parte dell'organizzazione è a tutti i partecipanti, ai già citati fondamentali volontari, ai giudici di gara, nonchè al pubblico che con passione segue ogni anno la manifestazione. E poi gli sponsor, senza i quali tutto ciò non sarebbe possibile: Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Diadora, Lauretana, Botalla Formaggi, Panificio Patti, Eurometallica, Microtech, Edispe Incip, Costruzioni Bonandini, Menabrea, Serramenti Biellesi e Tessitura Delpiano, con l'auspicio di averli ancora con noi, magari affiancati da altri nuovi amici.